martedì 6 ottobre 2020

LA PASSIONE DI GESÙ: FATTO DI STORIA O OGGETTO DI CREDENZAAtteggiamento delle autorità di Gerusalemme nei confronti della setta cristiana.



Atteggiamento delle autorità di Gerusalemme nei confronti della setta cristiana.

La seconda improbabilità, ci sembra, è la costituzione stessa della setta cristiana a Gerusalemme, così come è presentata dall'insieme degli storici. Essi ammettono che si è raggruppata attorno ai discepoli di Gesù e di Giacomo, fratello di Gesù. [9] Ma Gesù sarebbe stato crocifisso come agitatore pericoloso, agli occhi del sacerdozio ebraico e dell'autorità romana. E l'uno e l'altra avrebbero tollerato un raggruppamento dei suoi discepoli, con la partecipazione del suo stesso fratello, che affermavano che Gesù era ora presso Dio. Gli adepti, ebrei ellenizzati, guadagnati a quel credo, predicano il disprezzo delle «pratiche specificamente ebraiche»: il loro portavoce, Stefano, è lapidato, i suoi compagni fuggono; ma i discepoli palestinesi di Gesù rimangono a Gerusalemme senza essere disturbati, [10] fino alla persecuzione, nel 144, di Erode Agrippa, che si arresta peraltro con lui. [11] Giacomo, «fratello del Signore», avrebbe manifestato costantemente la sua devozione nel Tempio fino alla sua uccisione, nel 62, per ordine del sommo sacerdote Anania, che suscitò l'indignazione generale.

NOTE

[9] Si veda più avanti, pag. 127-129, e Appendice 2, pag. 262 e seguenti.

[10] Si veda GUIGNEBERT, Le Christ, pag. 128: egli mette in dubbio la «grande persecuzione contro la Chiesa cristiana di Gerusalemme» segnalata da Atti 8:1, che giustamente avrebbe «risparmiato gli apostoli».

[11] Si veda sopra, pag. 102, nota 6.

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