mercoledì 25 settembre 2019

La Favola di Gesù Cristo — «L'inchiesta di Domiziano»

(segue da qui)

L'inchiesta di Domiziano

Se crediamo ancora a Eusebio, [11] l'imperatore Domiziano (81-86), avendo sentito parlare dei cristiani, avrebbe fatto comparire dei parenti del Signore della stirpe di Davide (?) e li avrebbe interrogati sul Cristo e sul suo regno. Costoro non gli parlarono ovviamente dei vangeli, che non erano ancora stati scritti; gli risposero che «il regno del Cristo non è né di questo mondo né della terra, ma celeste e angelico, e si realizzerà alla fine dei tempi». Rassicurato, Domiziano avrebbe rinviato in Giudea quelle brave persone, che ignoravano ancora che il Cristo era già venuto sulla terra, e che era stato crocifisso da un procuratore romano.

Questo racconto è ovviamente fantasioso: si pensa che l'imperatore Domiziano avrebbe avuto altri mezzi per indagare sui cristiani, se se ne fosse interessato, e che avrebbe potuto esigere direttamente un rapporto in Palestina o in Siria. Ma si ricorderà la confessione implicita di Eusebio che Domiziano non poteva ancora farsi comunicare alcuno scritto, perché non ne esistevano. Né poteva interrogare il vescovo di Roma, che probabilmente non esisteva nemmeno lui. 

NOTE

[11] Hist. eccl. 3:19-20.

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