giovedì 1 maggio 2014

Del perchè Gesù doveva apparire sulla carta figlio di Davide e figlio di Giuseppe, ma essere Figlio di Dio

Così su un forum ebraico ho attinto informazioni sul Messia figlio di Giuseppe.

Ci sono due Messia: 1) ben David, 2) ben Yosef. L'uno della tribù di Giuda discendente del re David sarà il Re del Mondo avvenire e l'altro della tribù di Efraim ben Yosef combatterà contro Gog nella guerra della fine dei giorni e morirà in battaglia.

E ancora:
L'incontro tra Giuda e Giuseppe nella parashà di vaigash non fu che il primo di una lunga serie: nel Popolo d'Israele esistono due forze guida che a volte giungono a scontrarsi per predominare. Il primo re d'Israele fu Shaul,che non era discendente di Giuseppe ma di suo fratello Beniamino; il suo regno non durò a lungo e fu sostituito da Davide, discendende da Giuda. Dopo due generazioni però scoppiò la rivolta contro Racbaam figlio di Salomone, a capo dei ribelli era Ieroboam figlio di Nabat della tribù di Menashe figlio di Giuseppe. Due regni vissero fianco a fianco durante tutta l'esistenza del Primo Santuario: Giuda ed Israele; quasi tutti i re d'Israele vennero dalle tribù di Menashe ed Efraim, ovvero le due tribù discendenti da Giuseppe. I nostri Saggi c'insegnano che in futuro ci saranno due Messia: il Messia figlio di Giuseppe ed il Messia figlio di Davide.
(Harav Eleazar Haaronson, Direttore della Yeshiva' esder Holon; "Yehuda' veYossef", Shabaton n. 250,6/1/06,p.1; liberamente tratto e tradotto dall'ebraico da Eleazar ben Yair).


Così Zaccaria 4:11-14 :

Quindi gli domandai: «Che significano quei due olivi a destra e a sinistra del candelabro? E quelle due ciocche d'olivo che stillano oro dentro i due canaletti d'oro?». Mi rispose: «Non comprendi dunque il significato di queste cose?». E io: «No, mio signore. «Questi, soggiunse, sono i due consacrati che assistono il dominatore di tutta la terra».
(Zaccaria 4:11-14, mia enfasi)

Anche se la parola usata per ''consacrati'' non presenta la stessa radice di Cristo e Messia, tuttavia è possibile che quelle due figure siano messianiche.



Si veda anche Geremia 33:17-18 :
Così dice il Signore: Davide non sarà mai privo di un discendente che sieda sul trono della casa di Israele; ai sacerdoti leviti non mancherà mai chi stia davanti a me per offrire olocausti, per bruciare l'incenso in offerta e compiere sacrifici tutti i giorni.


Qui compare un discendente da Davide (il messia re) e un rappresentante dei sacerdoti leviti (il messia sacerdote).


Anche se non dice nulla sull'origine della tradizione dei ''due messia'', quella tradizione si manifesta anche nei famosi Rotoli del Mar Morto, anteriori sia al rabbinismo talmudico sia al cristianesimo.

Nella comunità qumranica o cosiddetta essenica, anteriore all'era cristiana, il loro Documento di Damasco ha un possibile riferimento a ben due messia.

E questa è la regola di abitazione per gli accampamenti. Cammineranno in essa nel tempo determinato dell'empietà, fino all'avvento del messia di Aronne e di Israele, in gruppi di almeno dieci uomini: per migliaia, centinaia, cinquantine e decine.
(Documento di Damasco 12:23, 13:1, mia enfasi)

Non usciranno da alcun consiglio della legge per camminare nell'ostinazione del loro cuore, saranno invece retti in base alle prime disposizioni nelle quali incominciarono ad essere formati gli uomini della comunità, fino alla venuta del profeta e dei messia di Aronne e di Israele.
(Regola della Comunità 9:10-11, mia enfasi)

Sembra suggerire un messia sacerdotale (Aronne) e un messia monarchico (Israele).

E ancora:

I libri della Legge sono la sukkat del re, come ha detto: “Rialzerò la caduta di David”; il re è l'assembramento e il kijjun delle immagini sono i libri dei profeti dei quali Israele ha disprezzato le parole; e la stella è l'interprete della legge che verrà a Damasco, come è scritto: “Una stella si fa strada da Giacobbe e uno scettro si leva da Israele”. Lo scettro è il principe di tutta l'assemblea, e al suo avvento “trafiggerà tutti i figli di Set”.
(Documento di Damasco 7:16-21, mia enfasi)



Di nuovo compare il discendente di Davide e una figura distinta che si riserva per sè il ruolo di interprete della legge. Implicando la sua natura sacerdotale.

Gli esseni si riunirono in reazione alla rivolta dei Maccabei, la quale scoppiò a sua volta per detronizzare la precedente linea sacerdotale, rea di aver permesso la profanazione del Tempio con la presenza dell'''abominio della desolazione'' di turno (ovvero l'invasore Antioco di Siria).  I Maccabei non solo rinsaldarono il rigido monoteismo tra gli ebrei in funzione anti-ellenistica, ma rimossero la dinastia sacerdotale precedente, espulsero l'egemonia greca, istituirono la celebrazione dell'Hannukah, e scatenarono così gli eventi che portarono alla distruzione del Tempio samaritano (un fato analogo a quello che subirono gli stessi ebrei di Giuda 200 anni dopo per mano dei romani).

Gli esseni non tollerarono mai la rimozione del sommo sacerdote, e di conseguenza divennero accesamente settari, al punto da non poter più rappresentare l'ebraismo ufficiale. Sognavano di far ritornare la legittima linea sacerdotale ai fasti di un tempo, cacciando i sacerdoti usurpatori insediati dai Maccabei. Perciò il loro messianismo escatologico predeveva non solo un re legittimo ma anche un sacerdote legittimo, per riprendersi quello che apparteneva loro di diritto divino e che era stato loro tolto dai Maccabei, dagli Asmonei e dagli ultimi arrivati, i Sadducei.

I primi cristiani sapevano della tradizione di due messia al posto di uno. Un figlio di Davide il primo, ed un figlio di Giuseppe il secondo. Ovviamente nel vangelo, Gesù figura come entrambi. È in primo luogo discendente di Davide, ma è anche in secondo luogo figlio di ''un'' Giuseppe. E in terzo luogo, è anche il figlio di Dio.

È davvero impossibile non vedere tutto questo come l'ennesimo tentativo cristiano di armonizzare due distinte aspettative messianiche sorte in seno all'ebraismo (figlio di Davide e figlio di Giuseppe) con le idee greco-pagane sull'aspetto fondamentale di ogni autentico re  (essere figlio di Dio).