(segue da qui)
APPENDICE
II. IL LOGION SULLA BESTEMMIA CONTRO LO SPIRITO SANTO
Nella sua spiegazione del logion sulla bestemmia contro lo Spirito Santo, l'esegesi tradizionale fa generalmente riferimento al contesto di Marco, che considera il più antico dei quattro vangeli. Nel nostro capitolo sulla bestemmia contro lo Spirito Santo, abbiamo esaminato questo logion isolatamente, senza tener conto del suo contesto, né in Marco né in nessuno degli altri due sinottici. Forse non è superfluo indicare le ragioni che hanno dettato il nostro procedimento.
Facciamo una tabella delle tre forme sotto le quali si presenta il nostro logion nei tre sinottici:
Luca 12:10 |
Marco 3:28 s. |
Matteo 12:31 s. |
|
In verità vi dico:
tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le
bestemmie che diranno; ma chi avrà
bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno |
Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia
sarà perdonata agli
uomini,
ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. |
Chiunque parlerà
contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo
Spirito Santo non gli sarà perdonato. |
|
A chiunque parlerà
male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro
lo Spirito, non gli sarà perdonata |
|
Ma sarà reo di colpa
eterna. |
né in questo secolo, né in quello futuro. |
È sufficiente un colpo d'occhio su questa tabella per accorgersi che in Matteo, il passo è composto da due parti, di cui il primo è parallelo a Marco, e il secondo a Luca. Si constaterà d'altra parte che Marco è secondario rispetto a Luca, poiché al posto del Figlio dell'uomo di Luca, che è necessario per l'idea, non vi è più, in Marco, che un vago «ai figli degli uomini», dovuto chiaramente ad una corruzione di Luca. Matteo ha quindi per due volte ispirato il passo a Luca: una prima volta indirettamente, per intermediazione di Marco, con le modifiche che costui gli aveva fatto subire, e una seconda volta direttamente, riproducendo fedelmente la forma lucana.
Nella prima parte, Matteo si è ancora scostato più lontano di Marco dal modello lucano. Il Figlio dell'Uomo, di cui Marco aveva fatto «i figli degli uomini», diventa in Matteo semplicemente: gli uomini. Il Figlio dell'Uomo, i figli degli uomini, gli uomini: queste sono tre tappe di una progressiva corruzione.
La forma più antica del nostro logion è quindi quella di Luca, dove egli comprende il solo verso 12:10. Marco e Matteo possono essere trascurati.
Per quanto riguarda il contesto di Luca, sottolineeremo che il nostro logion non è attestato nella ricostruzione che Harnack ha fatto del Vangelo di Marcione, edizione marcionita del Vangelo di Luca, mentre i versi 9 e 11 lo sono; che il verso 11 si lega perfettamente al verso 9; che il verso 10 rompe questa catena, e anche che è in contraddizione formale con il verso 9, dove è detto che colui che rinnegherà il Figlio dell'Uomo davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio, mentre il verso 10 insegna al contrario che le parole dette contro il Figlio dell'Uomo saranno perdonate. Infine, il verso 12 fa menzione dello Spirito Santo, il che spiega abbastanza bene perché un logion sullo stesso argomento abbia potuto introdursi nel nostro testo, forse dapprima sotto forma di una semplice nota marginale.
Era quindi legittimo trascurare il contesto di Luca, e a maggior ragione quello di Marco e Matteo, secondari rispetto a Luca.
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